Era mio padre, film noir in seconda serata il 10 luglio 2024 su La7

Era Mio Padre è un omaggio al cinema noir interpretato da grandi attori, dove si combina una trama avvincente, legami familiari e vendetta.

“Era mio padre” è un film del 2002 diretto da Sam Mendes e basato sull’opera a fumetti di Max Allan Collins. La pellicola racconta la storia di Michael Sullivan un killer al servizio del boss irlandese John Rooney. La trama si sviluppa nella Chicago del proibizionismo, quando il figlio di Sullivan, Michael Jr., assiste a un omicidio commesso da Connor Rooney, il figlio del boss.

Era mio padre è il film scelto da La7 per la seconda serata del 10 luglio

Per paura che il giovane possa parlare, Connor decide di eliminare l’intera famiglia Sullivan, riuscendo ad uccidere la moglie Annie e il figlio Peter. Questo evento innesca una fuga disperata e una ricerca di vendetta da parte di Michael Sullivan e suo figlio. Non perderti l’appuntamento con “Era mio padre” nella tarda serata del 10 luglio 2024 a partire dalle ore 22:45 su La7.

Riconoscimenti e Cast

Il film è stato lodato per la sua atmosfera noir, con una fotografia eccezionale di Conrad L. Hall, che gli è valsa l’Oscar. La colonna sonora, anch’essa molto apprezzata, contribuisce a creare l’ambientazione suggestiva del film. “Era mio padre” ha ricevuto ben cinque nomination agli Oscar, incluso il miglior attore non protagonista per Paul Newman.

Oltre a Tom Hanks e Paul Newman, il cast comprende Jude Law, Jennifer Jason Leigh, Stanley Tucci, Daniel Craig e Ciarán Hinds. Tom Hanks, solitamente noto per ruoli positivi, in questo film riesce a interpretare in modo convincente il personaggio del killer, aggiungendo ulteriore profondità al dramma gangster.

Un viaggio epico tra violenza e amore: trama del film

Il film è ambientato nella Illinois del 1931 e porta in scena le vicende di Michael “Mike” Sullivan, un killer leale e scrupoloso che lavora per il gangster irlandese John Rooney che lo considera quasi come un figlio. La trama prende una svolta drammatica quando Michael Sullivan Jr. assiste sfortunatamente a un omicidio commesso da Connor Rooney, il figlio sconsiderato di John. Questo evento costringe Mike e suo figlio a scappare in auto. I due sono seguiti dal sicario Maguire, incaricato da Connor di eliminare il testimone scomodo.

Al centro della narrazione c’è il rapporto tra padre putativo e biologico e i loro figli, un gioco di specchi che innesca una spirale di rimpianti e rimorsi legati ai legami di sangue e all’etica criminale. Il film non introduce nulla di radicalmente nuovo, ma la sceneggiatura di David Self, con le sue rime interne, e la regia di Mendes, che combina classicismo formale e senso dello spettacolo, risultano comunque efficaci.