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Funny Games – Possiamo iniziare in onda su La7 la prima serata del 27 agosto 2024

Funny Games - Possiamo iniziare

Funny Games - Possiamo iniziare

La 7

Funny Games è un film che sfida, provoca e, soprattutto, lascia un segno indelebile, invitando chi lo guarda a riflettere sul proprio ruolo nell'ingranaggio della violenza che il cinema, e la società stessa, possono mettere in moto.

Funny Games” è un film del 2007 diretto da Michael Haneke, che ci trascina in un’esperienza cinematografica estremamente intensa e disturbante, capace di mettere a dura prova i nervi dello spettatore. La storia segue una famiglia apparentemente serena, composta da Ann, George e il loro giovane figlio Georgie, che si reca nella loro casa al lago per trascorrere una tranquilla vacanza estiva. La pace è spezzata dall’arrivo di due giovani, Peter e Paul, che con un atteggiamento inizialmente affabile e cortese, si trasformano presto in spietati aguzzini, dando il via a un incubo fatto di violenza psicologica e fisica. In onda il 27 agosto 2024 su La7, dalle ore 21:15. Consulta la guida tv.

Questo film è un remake del film omonimo del 1997

Questo film è un remake del film omonimo del 1997, diretto da Michael Haneke in Austria. Haneke riprende il tema dell’interazione tra media e violenza, un argomento già esplorato nei suoi lavori precedenti come “Le Septième Continent” (1989), “71 frammenti di una cronologia del caso” (1994) e “Benny’s video” (1992)

Trama e recensione

Ann, George e il piccolo Georgie si dirigono verso la loro casa di vacanza per trascorrere l’estate. I vicini Fred ed Eva sono già arrivati e si preparano per una partita di golf programmata per il giorno successivo. Mentre George e Georgie sistemano la barca a vela al lago, Ann si occupa della cena. Improvvisamente, si trova di fronte a Peter, un ragazzo gentile ospite dei vicini, che è venuto a chiedere delle uova. Ann è pronta a dargliele, ma si insinua un dubbio: come ha fatto Peter ad entrare in casa? La situazione evolve rapidamente verso una violenta esplosione di eventi inaspettati.

La vicenda prende il via quando Peter si presenta alla porta chiedendo gentilmente delle uova, un gesto che ben presto si rivela essere l’inizio di una serie di eventi inquietanti. Ann, la madre, inizia a percepire che qualcosa non va, soprattutto quando si rende conto che Peter ha trovato il modo di entrare in casa senza il loro permesso. Da questo momento, il film si addentra in un clima di tensione crescente, con Peter e Paul che si rivelano sadici manipolatori, intenzionati a terrorizzare la famiglia con giochi psicologici e prove di resistenza sempre più crudeli.

Il regista Michael Haneke costruisce un’atmosfera soffocante, in cui la violenza non è solo fisica, ma soprattutto psicologica. L’abilità di Haneke sta nel far crescere un senso di impotenza nello spettatore, che si sente intrappolato insieme ai protagonisti in una situazione senza via d’uscita. Il film, infatti, non offre alcuna speranza di fuga o di salvezza, e questo contribuisce a creare una tensione insostenibile, con il giovane Georgie che diventa simbolo dell’innocenza minacciata.

“Funny Games” è una riflessione sulla violenza nella società contemporanea, rappresentata in modo disturbante e provocatorio. Haneke sfida il pubblico a confrontarsi con le proprie reazioni alla brutalità, mettendo in discussione il ruolo dello spettatore nel consumo di contenuti violenti. Questa versione del 2007 è un remake dell’omonimo film austriaco del 1997, anch’esso diretto da Haneke, che qui mantiene la stessa trama ma con un cast internazionale, tra cui spiccano Naomi Watts e Tim Roth.

Il film, della durata di 111 minuti, è girato in diverse località internazionali, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Austria, Italia e Germania. Questi scenari contribuiscono a creare un senso di isolamento e disorientamento, perfettamente in linea con la narrazione.

Un aspetto distintivo del film è la rottura della quarta parete: in alcune scene, uno dei due giovani si rivolge direttamente allo spettatore, coinvolgendolo nel sadico gioco in corso. Questo espediente stilistico sottolinea come la violenza non sia solo uno spettacolo, ma qualcosa di più profondo e pervasivo, che riguarda anche chi la osserva.

La fotografia, curata da Darius Khondji, è essenziale e priva di effetti spettacolari, concentrandosi sui dettagli più crudi e reali della violenza. Anche la colonna sonora è ridotta al minimo, con brani musicali che contrastano ironicamente con la brutalità delle immagini.

“Funny Games” non è un film facile da digerire. È un’opera che divide il pubblico, con alcuni che ne apprezzano l’originalità e la profondità tematica, mentre altri lo trovano troppo esplicito e disturbante. È innegabile che Haneke riesca a mettere lo spettatore di fronte a una riflessione profonda sul tema della violenza e sul ruolo che ognuno di noi ha nel perpetuarla, anche solo come spettatore passivo.

Il film può essere paragonato a opere come “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick o “Cane di paglia” di Sam Peckinpah, per la sua rappresentazione fredda e distaccata della violenza insensata. Haneke va oltre, proponendo una riflessione metacinematografica sul piacere perverso che lo spettatore può provare davanti alla sofferenza altrui. Con “Funny Games”, Haneke ha mirato a sovvertire il genere, permettendo al pubblico di confrontarsi con varie manifestazioni di violenza e spingendolo a riflettere sul proprio ruolo e sulla propria possibile complicità.

Haneke ha dichiarato: “Cerco di mostrare la violenza per come essa è davvero: una cosa difficile da mandar giù. Voglio mostrare la realtà della violenza, il dolore, le ferite inflitte da un essere umano a un altro”. Nel suo film, Haneke critica la rappresentazione della violenza nei media americani, che spesso la riducono a un prodotto di consumo. Il primo “Funny Games” non ha avuto il successo sperato negli Stati Uniti, motivo per cui nel 2005, con il supporto del produttore Chris Coen e la partecipazione di Naomi Watts, Haneke ha deciso di realizzare una versione in inglese.

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Dettagli

  • Emittente: La 7
  • Regia: Michael Haneke
  • Cast: Naomi Watts, Tim Roth, Michael Pitt, Brady Corbet, Siobhan Fallon, Boyd Gaines, Devon Gearhart, Robert LuPone, Linda Moran
  • Aggiornato il: 27 Agosto 08:16