American gigolò, commedia con Richard Gere in prima serata il 23 agosto 2024 su La7d

American gigolo'

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American Gigolo non è solo un thriller, ma una parabola morale che esplora le ombre dell'animo umano e della società contemporanea.

American Gigolò, film del 1980, è considerato un'opera fondamentale di Paul Schrader

American Gigolò, film del 1980, è considerato un’opera fondamentale di Paul Schrader, che ha curato sia la regia che la sceneggiatura. Il film, lodato per la sua estetica e per la qualità come thriller, è riconosciuto come un classico intramontabile. Schrader, già autore della sceneggiatura di Taxi Driver a soli 26 anni, è descritto dal collega Martin Scorsese come un “faro” nel cinema

Paul Schrader, celebre per la sceneggiatura di Taxi Driver, applica il suo sguardo moralizzatore ai meccanismi del thriller in American Gigolo, una pellicola che si muove tra il noir erotico e una riflessione sull’individualismo maschile moderno. Al centro della trama c’è Julian Kaye, il gigolò più famoso di Los Angeles, che ha trasformato il suo fascino e la sua conoscenza delle lingue in un business di successo, soddisfacendo le esigenze sessuali di donne mature e facoltose. Appuntamento su La 7d per un cult degli anni ’80, che va in onda dalle ore 21:25 in prima serata. Consulta la guida tv completa della giornata.

Trama e cast del cult

Julian lavora in modo indipendente, collaborando con Anne, una donna svedese di mezza età, e Leon, un pappone che lo introduce nei gay club notturni. Una sera, Leon lo incarica di soddisfare la moglie di un finanziere di Palm Beach, durante un incontro in cui il marito desidera assistere a un atto di violenza. Qualche giorno dopo, la donna viene trovata assassinata, e i sospetti si concentrano immediatamente su Julian.

Il film mostra diverse analogie tra Julian Kaye e Travis Bickle di Taxi Driver, nonostante le apparenti differenze tra i due personaggi, incarnati rispettivamente da Richard Gere e Robert De Niro. Entrambi vivono in un isolamento profondo, e pur agendo in contesti sociali e sessuali molto diversi, la loro reazione brutale all’estraneità del mondo che li circonda li rende simili. In American Gigolo, però, emerge con maggiore evidenza il retaggio calvinista di Schrader, che esplora temi come il senso di colpa e la possibilità di redenzione.

La trama noir e l’indagine poliziesca fungono da pretesto per una riflessione sulla contemporaneità, in cui il peso etico delle azioni e l’importanza degli affetti sono centrali. Schrader si ispira chiaramente a Robert Bresson, specialmente al film Pickpocket, riflettendo sul modo in cui le azioni dei personaggi vengono giudicate e osservate. Le mani, i volti e i corpi dei protagonisti sono frammentati e ripresi con una cura particolare, con un montaggio che enfatizza l’idea di uno sguardo costante, quasi giudicante, che segue il personaggio di Julian Kaye in ogni suo movimento e gesto.

Il corpo di Richard Gere, filmato in modo così attento, diventa sia un oggetto di piacere sia una rappresentazione della vanità. Schrader, tuttavia, non punta il dito contro Julian Kaye, un adone ingenuo vittima più dell’individualismo che del proprio narcisismo, bensì verso una società basata sull’apparenza e le frustrazioni nascoste. Il gigolò diventa l’amante di Michelle, la moglie del senatore Straton, mentre Leon, il suo agente, lo mette in contatto con i coniugi Rehiman, una coppia dalle perversioni nascoste. Quando la signora Rehiman viene uccisa, i sospetti cadono su Julian, ma sarà Michelle a intervenire per salvarlo.

In definitiva, Schrader utilizza la prostituzione come metafora per descrivere una società dove il potere del denaro è assoluto e la perdizione sembra inarrestabile. Il regista non perde di vista la possibilità di redenzione, illuminata dalla forza della grazia e dell’amore.

Dettagli

  • Emittente: LA7d
  • Regia: Paul Schrader
  • Cast: Richard Gere, Nina Van Pallandt, Lauren Hutton, Hector Elizondo, Bill Duke
  • Aggiornato il: 23 Agosto 00:30