L’innocente (2022), film di Louis Garrel in prima serata su Rai 3 il 18 luglio 2024

Una Commedia Ben Riuscita d'Amore e di Rapine: La Maturità di Louis Garrel alla Quarta Regia in prima serata su Rai 3 il 18 luglio 2024.

In quel di Lione, Abel, una guida di un acquario, non ha ancora superato la prematura scomparsa della moglie. Anche la madre, Sylvie, lo preoccupa, poiché continua a sposare detenuti in serie. L’ultimo della lista è Michel, un ex rapinatore che, appena uscito di prigione, apre un negozio di fiori insieme a Sylvie. Abel, però, sospetta che ci sia qualcosa di losco e, preoccupato per la madre, inizia a pedinare Michel, coinvolgendo l’amica Clémence. Appuntamento su Rai 3 il 18 luglio 2024 alle ore 21:20 in prima serata. Non perderti la guida tv completa del giorno.

“L’Innocente”, diretto da Louis Garrel, racconta la storia di Sylvie e Abel, madre e figlio in conflitto dopo che Sylvie decide di sposare Michel, un uomo appena uscito di prigione

Trama del film

Alla sua quarta prova come regista, l’attore Louis Garrel si mostra sempre più a suo agio e capace di sperimentare. Con “L’innocente”, non si discosta dai toni di dramma-commedia sentimentale che lo caratterizzano, ma, insieme al co-sceneggiatore Tanguy Viel, li applica a situazioni da polar scanzonato e a una storia divertente e piacevole di ladri di caviale iraniano e attori della domenica.

Garrel si riserva il ruolo del protagonista, interpretando il personaggio del ragazzo sognante e un po’ impacciato che gli è congeniale. La combinazione tra la sua titubanza reattiva, accentuata da un lutto ancora presente, e le caratterizzazioni sopra le righe degli altri tre attori principali risulta vincente. Roschdy Zem passa con facilità dal soave al minaccioso nel ruolo del ladro mai pentito che ha trovato l’amore e ha un talento per il palcoscenico. Anouk Grinberg, nel suo gradito ritorno sulle scene, interpreta una madre e una donna esuberante, mentre Noémie Merlant arricchisce ulteriormente la sua galleria di personaggi sfaccettati.

Amori, sentimenti e melodramma non mancano, rappresentando una garanzia per gli appassionati del genere. Notevole è il loro utilizzo anche in chiave metanarrativa come strumenti “del mestiere” in una rapina, dove tutto fila alla perfezione dal punto di vista cinematografico: una sequenza estesa e calibrata nella regia, nella scrittura e nella recitazione, forse tra le migliori firmate finora da Garrel.

Nonostante i piani per il futuro, come l’apertura di un negozio di fiori, Abel è convinto che Michel non sia onesto e non possa condurre un’esistenza lontano dalla criminalità. Deciso a far cambiare idea alla madre e a proteggerla, Abel, insieme alla sua amica Clémence, inizia a indagare su Michel, rendendosi presto conto che anche lui si sta allontanando dalla retta via.

Louis Garrel, alla sua quarta regia cinematografica, dichiara apertamente di voler reinventare il genere poliziesco con “L’innocente”. Scrive, dirige e interpreta una commedia che si discosta dalle atmosfere del Polar, cercando di dare semplicità stilistica a una narrazione altrettanto semplice. Sylvie, una donna di quasi sessant’anni, si innamora di Michel, un delinquente che sposa in prigione. I due sognano di ricominciare aprendo un negozio di fiori, ma Abel, convinto che Michel tornerà alla vita criminale, disapprova la relazione e i progetti della madre.

Preoccupato per la madre, Abel inizia a indagare su Michel con l’aiuto del suo amico Clémence. Abel si rende subito conto che anche lui, con questo comportamento, si sta allontanando dalla strada della correttezza. La maturità di un regista non è mai completamente raggiunta, poiché il cinema è un’arte mutabile. “L’innocente” di Louis Garrel, con la sua combinazione di leggerezza e romanticismo, rappresenta una commedia ben riuscita che conferma la crescita artistica e la capacità di sperimentare del regista francese.

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