Lawrence D’Arabia trama, cast e curiosità del film Kolossal degli anni ’60

Lawrence d'Arabia racconta l'epica trasformazione di un ufficiale inglese in un leggendario leader durante la rivolta araba contro l'Impero Ottomano nella Prima Guerra Mondiale.

Introduzione “Lawrence d’Arabia” è un film epico di genere Guerra/Storico/Avventura/Drammatico, diretto nel 1962 da David Lean. Basato sull’autobiografia I sette pilastri della saggezza di T.E. Lawrence, la pellicola racconta le avventure di un ufficiale britannico durante la Prima Guerra Mondiale e il suo ruolo centrale nella rivolta araba contro l’Impero Ottomano. Interpretato da attori del calibro di Peter O’Toole, Omar Sharif, Alec Guinness e Anthony Quinn, il film è considerato un classico del cinema mondiale.

Lawrence d’Arabia è un capolavoro epico del 1962 diretto da David Lean

Trama del film

Il protagonista, T.E. Lawrence (Peter O’Toole), un cartografo inglese in servizio al Cairo nel 1916, viene incaricato di una missione che cambierà la sua vita. Deve recarsi in Arabia e fungere da collegamento tra gli inglesi e l’emiro Faisal (Alec Guinness), alleato degli inglesi nella lotta contro i turchi. Durante la sua permanenza nel deserto, Lawrence instaura rapporti significativi con i leader tribali, in particolare con lo Sceriffo Alì (Omar Sharif) e il guerriero Awada Abu Tay (Anthony Quinn). La missione, inizialmente pacifica, si trasforma presto in una vera e propria guerra, con Lawrence che guida le tribù arabe verso la conquista di Damasco.

Mentre diventa una figura leggendaria, il suo crescente attaccamento all’indipendenza araba e il suo distacco dagli interessi britannici lo portano a decisioni difficili, compromettendo i suoi rapporti con il governo inglese.

Curiosità sul Film

“Lawrence d’Arabia” ha ottenuto sette premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Regia. Gran parte delle riprese si svolsero in Giordania e in altri luoghi del Medio Oriente. Nei giorni liberi dal set, Peter O’Toole e Omar Sharif erano soliti frequentare il Casinò du Liban a Beirut, meta prediletta dell’élite internazionale dell’epoca.

La pellicola utilizza un efficace sistema di flashback per narrare la parabola di Lawrence, partendo dalla sua morte e risalendo attraverso i momenti chiave della sua vita e della Rivoluzione Araba del 1916. Il personaggio di Lawrence è reso complesso e ambiguo, in una fusione tra la sua ambizione personale e la grande Storia del Novecento.

L’idea di realizzare un film su Lawrence era stata inizialmente proposta negli anni ’30 da Alexander Korda, pioniere del cinema britannico, ma Lawrence stesso rifiutò l’adattamento. Korda provò per diversi anni a portare avanti il progetto, ma la sua morte nel 1956 interruppe il sogno. Fu Sam Spiegel, produttore di film celebri come Il ponte sul fiume Kwai, a riprendere l’idea e a convincere David Lean a dirigere la pellicola.

Lean, dopo il grande successo con Il ponte sul fiume Kwai, accettò di dirigere Lawrence d’Arabia, e per il ruolo principale fu scelto Peter O’Toole, un attore quasi sconosciuto all’epoca, che fu preferito ad altri nomi come Marlon Brando e Anthony Perkins.

Le riprese e la regia

Le riprese del film durarono 14 mesi e furono particolarmente complesse. La produzione si svolse tra Marocco, Giordania, Spagna e Regno Unito. Re Hussein di Giordania contribuì fornendo una legione del suo esercito per interpretare le comparse, e la sua frequente presenza sul set portò alla nascita di un legame con Antoinette Gardinier, che divenne poi la principessa consorte Muna Al-Husayn.

Nonostante le difficoltà logistiche e climatiche, tra cui il caldo torrido e la scarsità di risorse, la troupe riuscì a completare la pellicola, con scene spettacolari come la battaglia di Aqaba, che coinvolse centinaia di cavalli e cammelli. Peter O’Toole subì diversi infortuni durante le riprese, ma il suo spirito rimase intatto, tanto che divenne noto tra le tribù locali come “ab al-‘Isfanjah“, il signore delle spugne, per aver ideato un sistema per rendere più confortevoli le selle dei cammelli.

David Lean supervisionò ogni dettaglio del film, girando molte scene in pochi ciak per mantenere il controllo sui costi e preservare la purezza della sua visione. Una delle scene più celebri, l’arrivo nel deserto dello Sceriffo Ali (Omar Sharif), fu girata con l’uso di lenti speciali da 482mm per creare un effetto miraggio. La sequenza, che inizia con un fiammifero che si spegne e si trasforma nel tramonto nel deserto, è un esempio della maestria visiva di Lean.

“Lawrence d’Arabia” non solo ha segnato la carriera di Peter O’Toole, con la sua prima nomination agli Oscar, ma ha anche influenzato registi come Steven Spielberg e Martin Scorsese. La rappresentazione complessa e ambigua del protagonista, che si allontana dagli stereotipi eroici, ha aperto nuove possibilità per il cinema. Nonostante alcune inesattezze storiche, il film rimane un’opera iconica, capace di trasportare lo spettatore attraverso un viaggio epico. “Lawrence d’Arabia” è un kolossal che ha definito un’epoca del cinema, un racconto di ambizione, coraggio e contraddizioni umane. Rimane una delle opere più acclamate e influenti nella storia della settima arte. Non perderti la pellicola in onda questa sera 4 ottobre 2024 su Rai Movie alle 21:10 e consulta anche la guida tv del giorno per scoprire tutti i programmi trasmessi oggi.

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