Deepwater – Inferno sull’oceano, film con Mark Wahlberg in seconda serata su Sky Cinema Action il 20 agosto 2024

Il finale del film ha suscitato alcune critiche per il tono forse eccessivamente emotivo, che si distacca dalla sobrietà con cui era stata raccontata la vicenda fino a quel momento.

Il 20 aprile 2010, la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico fu teatro di uno dei più devastanti disastri causati dall’uomo. Il film “Deepwater – Inferno sull’Oceano“, diretto da Peter Berg, narra la drammatica vicenda dei 126 lavoratori presenti sulla piattaforma quel giorno. Questi uomini e donne, altamente qualificati, si trovavano nel bel mezzo di un turno di lavoro, ignari del pericolo imminente che avrebbe cambiato le loro vite per sempre. L’improvvisa esplosione li costrinse a combattere per la sopravvivenza, cercando di salvare se stessi e i loro colleghi dall’inferno di fuoco che si era scatenato in mezzo all’oceano. Appuntamento su Sky Cinema Action in seconda serata il 20 agosto 2024, dalle ore 23:00. Consulta la guida tv della serata.

Il film “Deepwater – Inferno sull’Oceano” è un disaster movie che riesce a bilanciare efficacemente la componente umana con quella spettacolare. Ambientato sulla piattaforma Deepwater Horizon durante il disastro del 20 aprile 2010, il film racconta la tragica esplosione che ha provocato un devastante incendio, la morte di undici persone e il più grave sversamento di petrolio nella storia. La pellicola esplora le due facce della responsabilità, ponendo l’accento sia sul dramma umano che sulle conseguenze ambientali

Trama del film

La Deepwater Horizon, una piattaforma trivellatrice semisommergibile situata a largo della costa della Louisiana, attirò l’attenzione del mondo intero quando l’esplosione causò un incendio devastante e un fuoriuscita di petrolio che sembrava inarrestabile. Per 87 giorni, milioni di persone seguirono con apprensione l’evolversi della situazione, mentre oltre 50.000 barili di petrolio si riversavano ogni giorno nel Golfo del Messico, causando il più grande disastro ambientale della storia. L’impatto sull’ecosistema marino fu catastrofico, e le domande su cosa sia andato storto e su chi sia responsabile rimangono ancora oggi al centro del dibattito.

“Deepwater – Inferno sull’Oceano” è un film ad alta tensione, diretto da Peter Berg e scritto da Matthew Michael Carnahan e Matthew Sand, basato sull’articolo “Deepwater Horizon’s Final Hours”, pubblicato nel 2010 sul The New York Times. Il cast include attori di primo piano come Mark Wahlberg, Kurt Russell, John Malkovich e Kate Hudson. Il film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2016 e ha ricevuto due nomination agli Oscar per i migliori effetti speciali e il miglior montaggio sonoro, grazie alla sua fedeltà storica e alla capacità di trasmettere l’intensità della tragedia.

La narrazione del film si sviluppa con un ritmo serrato, descrivendo con precisione tecnica e senza mai annoiare le dinamiche che portarono all’esplosione della piattaforma.

La Deepwater Horizon era una delle piattaforme petrolifere più importanti della società svizzera Transocean e nel 2010 era stata affittata alla multinazionale British Petroleum per una somma ingente. Il 20 aprile 2010, mentre la piattaforma completava la perforazione del Pozzo Macondo, un test sulla pressione del cemento fallì, innescando una serie di esplosioni. L’incendio che ne seguì provocò la morte di 11 dipendenti e scatenò uno sversamento di petrolio che per 106 giorni devastò l’ambiente circostante.

Nonostante i vari tentativi di fermare la fuoriuscita di petrolio, tra cui l’utilizzo di cupole di cemento e acciaio e veicoli sottomarini, la situazione fu risolta solo il 3 agosto 2010, quando l’operazione Static Kill riuscì a sigillare il pozzo. Le conseguenze del disastro furono devastanti: un terzo delle acque del Golfo del Messico fu chiuso alla pesca, e le spiagge circostanti furono contaminate da sostanze chimiche utilizzate per sciogliere il petrolio, causando gravi danni all’ecosistema e alla salute delle popolazioni locali.

Il film di Peter Berg si chiude con immagini reali del disastro e la testimonianza di Mike Williams, uno dei sopravvissuti. Nonostante nessun dipendente di Transocean o British Petroleum sia stato processato per le proprie azioni, il film di Berg ha il merito di portare alla luce una tragedia che ha segnato profondamente la storia ambientale americana, superando per gravità anche il disastro della Exxon Valdez del 1989.

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