Il Signore delle Formiche è un film da non perdere stasera 17 maggio 2024, in onda su Rai 3 dalle 21.20

Il signore delle formiche

Il signore delle formiche

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Il film Il signore delle formiche sarà trasmesso questa sera su Rai 3 a partire dalle 21.20. Sarà possibile seguirlo anche in streaming sulla piattaforma RaiPlay, sia in diretta che on demand.

Il Signore delle Formiche, in onda su Rai 3, è il film che abbiamo scelto di proporti tra le trasmissioni più interessanti di serata. Dove vedere questo film? Questa sera, venerdì 17 maggio, a partire dalle 21.20 su Rai 3, diretto dal rinomato regista Gianni Amelio, con Luigi Lo Cascio nei panni del protagonista, Aldo Braibanti, uno scrittore e intellettuale la cui storia merita di essere riscoperta. La pellicola è stata presentata in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia nel 2022 e narra le vicende del “caso Braibanti“, un processo giudiziario controverso svoltosi tra il 1964 e il 1968.

Trama del film

Aldo Braibanti è un intellettuale molto seguito dai giovani che frequentano la sua “factory”, un luogo dove si recitano poesie, si creano installazioni artistiche e si scrivono testi. Tra questi giovani c’è Riccardo, che desidera l’approvazione di Braibanti, ma riceve solo critiche. Un giorno, Riccardo porta il fratello Ettore, che ha trovato una formica per la collezione di Braibanti, noto anche come mirmecologo. Braibanti mostra subito stima e gratitudine verso Ettore, sviluppando un’attrazione reciproca che gli costerà la libertà e la carriera, poiché è un omosessuale dichiarato.

Nel film la parola “omosessuale” appare solo dopo un’ora, riflettendo il silenzio negazionista dell’epoca. La madre di Ettore (nella realtà Giovanni Sanfratello) intenta una causa per plagio contro Braibanti, non per un’opera dell’ingegno, ma per un essere umano. In realtà, il processo riguardava l’omosessualità, che non era contemplata come reato dal codice fascista italiano.

Il Signore delle formiche, il film in onda su Rai 3 stasera 17 maggio 2024

Il Signore delle formiche, il film in onda su Rai 3 stasera 17 maggio 2024

Il film denuncia l’ipocrisia che ha costretto molti al silenzio e alla negazione della propria identità. Braibanti subì la gogna mediatica e la detenzione, mentre Sanfratello fu rinchiuso in manicomio e sottoposto a elettroshock. Gianni Amelio racconta questa storia con una parte di melodramma alla Douglas Sirk, contrastata dalla rigorosa interpretazione di Luigi Lo Cascio e del debutto sorprendente di Leonardo Maltese. La società italiana dell’epoca mostrava un comportamento patetico e delirante, mentre i due protagonisti mantenevano sobrietà e dignità.

Il film si concentra sull’ingiustizia subita da Braibanti, senza santificarlo, ma presentandolo come dispotico e arrogante. Contestualizza la sua battaglia all’interno delle contraddizioni degli anni Sessanta: un PCI più interessato ai seggi che alle cause giuste, e un immigrato meridionale omofobo e sciovinista.

La Storia di Aldo Braibanti

Aldo Braibanti, scrittore italiano, nel 1968 viene accusato e condannato per plagio, un’accusa utilizzata per mascherare la vera imputazione: l’omosessualità. “Il signore delle formiche” racconta uno dei più ingiusti casi giudiziari della storia italiana e sarà trasmesso stasera alle 21:20.

Aldo Braibanti, nato a Fiorenzuola d’Arda, trascorre l’infanzia accompagnando il padre medico nei vari spostamenti in provincia di Piacenza. Qui sviluppa un profondo legame con la natura e una precoce coscienza ecologica, influenzato dalle idee antifasciste della famiglia. A soli sette anni, Braibanti inizia a scrivere poesie, mostrando un talento letterario precoce.

Durante il liceo a Parma, si distingue per il suo eccellente rendimento scolastico e per il suo attivismo contro il regime fascista, distribuendo clandestinamente manifesti di protesta. Successivamente, si iscrive alla facoltà di Filosofia a Firenze, dove approfondisce il pensiero di grandi filosofi come Leonardo da Vinci, Giordano Bruno e Spinoza, e si dedica ai collage artistici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipa alla Resistenza antifascista, aderendo a movimenti come “Giustizia e Libertà” e il Partito Comunista clandestino, subendo arresti e torture.

Carriera Artistica e Impegno Culturale

Nel dopoguerra, Braibanti è tra gli organizzatori del Festival mondiale della gioventù a Praga e collabora con il PCI. Nel 1947, abbandona la politica attiva per dedicarsi alla cultura, fondando un laboratorio artistico nel torrione Farnese di Castell’Arquato, dove collabora con artisti come Renzo Bussotti e Fiorenzo Giorgi. Nel 1962 si trasferisce a Roma, collaborando con giovani artisti come Carmelo Bene e partecipando alla fondazione dei Quaderni Piacentini. Braibanti si dedica a progetti teatrali e cinematografici, esplorando tematiche profonde come il rapporto tra persuasione e violenza.

Nel 1968, Braibanti è coinvolto in un controverso processo per plagio, un’accusa usata come pretesto per perseguire la sua relazione omosessuale con Giovanni Sanfratello. Nonostante il sostegno di numerosi intellettuali, viene condannato a nove anni di carcere, ridotti poi a quattro. Sconta due anni di prigione, durante i quali continua a scrivere opere teatrali e poesie.

Dopo la detenzione, Braibanti riprende la sua attività artistica e teatrale, pubblicando opere come “Il circo”, “Le prigioni di stato” e “Impresa dei prolegomeni acratici”. Continua a esplorare tematiche ecologiche e filosofiche, mantenendo sempre una posizione critica e indipendente. Negli ultimi anni, nonostante le difficoltà economiche, lavora su progetti come il “Catalogo degli amuleti” e il “Nuovo dizionario delle idee correnti“. Braibanti muore a Castell’Arquato il 6 aprile 2014, lasciando un’eredità culturale significativa.

Dettagli

  • Emittente: Rai 3
  • Aggiornato il: 17 Maggio 11:07