Cose nostre, nuovo appuntamento in onda il 16 settembre 2024 su Rai 1

Cose Nostre

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Da Cose Nostre, in onda su Rai 1, si parlerà di Luigi Bonaventura, ex killer della 'ndrangheta e oggi collaboratore di giustizia, in cui racconta l'ascesa criminale della sua famiglia e la sua attuale lotta antimafia insieme al figlio Nemo.

Nel nuovo appuntamento del programma televisivo “Cose Nostre“, condotto da Emilia Brandi e trasmesso il 16 settembre su Rai 1 alle 23:30, è stata raccontata l’ascesa criminale di una delle più antiche famiglie della ‘ndrangheta, i Vrenna Bonaventura di Crotone. Luigi Bonaventura, ex killer al servizio del clan e oggi collaboratore di giustizia, ha ripercorso la storia della sua famiglia, partendo dal contrabbando di sigarette fino all’espansione nel traffico di droga. Nel corso degli anni, la famiglia è passata dall’uso di fazzoletti bianchi e coltelli per risolvere dispute, fino a diventare negli anni ’90 una vera e propria multinazionale del crimine, con affari che si sono estesi dal nord Italia fino all’Europa e al Canada.

Cose Nostre ricorda le storie di coloro che hanno avuto il coraggio di opporsi alla mafia

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Luigi Bonaventura: da ‘ndranghetista a collaboratore di giustizia

Luigi Bonaventura, nato nel 1971 e nipote del boss di ‘ndrangheta Luigi Vrenna, detto “U’ Zirru”, ha scelto di collaborare con la giustizia nel 2006, dopo un passato da ‘ndranghetista. La sua scelta di abbandonare il mondo criminale lo ha portato a denunciare diversi membri della mafia, contribuendo al loro arresto. Oggi vive in una località segreta e si mostra a volto coperto per proteggersi dalle minacce che riceve a causa del suo impegno contro la criminalità organizzata.

Durante la trasmissione, Bonaventura ha raccontato la sua esperienza personale, iniziata all’età di soli 10 anni, quando per la prima volta ha imbracciato un’arma da fuoco. Cresciuto in un ambiente mafioso, il suo destino sembrava segnato verso un futuro da boss, ma ha deciso di ribellarsi e cambiare strada, passando dall’illegalità all’impegno nella lotta contro la mafia.

La lotta all’antimafia di Luigi e Nemo Bonaventura

Oggi Luigi Bonaventura, insieme al figlio Nemo, porta avanti un’intensa attività di sensibilizzazione contro la mafia. I due sono promotori di diverse iniziative antimafia, tra cui il canale “Striscia l’Antimafia“, e utilizzano anche i social media, come TikTok, per raggiungere un pubblico più giovane. Le organizzazioni mafiose, infatti, si stanno evolvendo e sfruttano le nuove tecnologie per i propri scopi criminali. Proprio per questo, Luigi e Nemo cercano di anticipare queste mosse, seguendo le indicazioni del procuratore Nicola Gratteri, impegnandosi a diffondere messaggi di legalità.

Nonostante le continue minacce che ricevono, padre e figlio non si fermano, continuando a combattere quella che Luigi definisce “l’organizzazione criminale più potente al mondo“. La loro lotta si svolge quotidianamente, anche sui social, cercando di informare e coinvolgere le nuove generazioni nella lotta contro le mafie.

Dettagli

  • Emittente: Rai 1
  • Aggiornato il: 16 Settembre 20:09