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Qui rido io, la storia di Eduardo Scarpetta in onda su Rai Movie il 20 luglio 2024

Qui rido io

Qui rido io

Rai Movie

Il film intreccia elementi di parodia, plagio e vincoli affettivi, riflettendo le intricate relazioni familiari e la ricca eredità teatrale di Scarpetta.

Questa sera su Rai Movie andrà in onda, in prima visione, “Qui rido io”, un film del 2021 diretto da Mario Martone e interpretato da Toni Servillo nel ruolo del celebre attore e commediografo napoletano Eduardo Scarpetta. Presentato alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film è stato prodotto da Indigo Film in collaborazione con Rai Cinema. La pellicola racconta un episodio cruciale nella vita di Scarpetta, ovvero la creazione della parodia de “La figlia di Iorio”, tragedia scritta dal grande poeta italiano Gabriele D’Annunzio. La rappresentazione della parodia si rivelò un disastro: il pubblico, tra urla e fischi, interruppe lo spettacolo, e i poeti e drammaturghi dell’epoca accusarono Scarpetta di plagio. L’attore fu quindi denunciato da D’Annunzio stesso. Girato tra Napoli e il Teatro Valle di Roma, “Qui rido io” ha ricevuto due David di Donatello e due Nastri d’Argento, premiando le straordinarie performance degli attori e la qualità dei costumi. Appuntamento in prima serata dalle ore 20 luglio 2024.

Scarpetta, figura centrale nel teatro napoletano, visse per il teatro

Scarpetta, figura centrale nel teatro napoletano, visse per il teatro e per mantenere la sua numerosa famiglia

Chi era Eduardo Scarpetta?

Eduardo Scarpetta, nato Odoardo Lucio Fausto Vincenzo Scarpetta, è considerato il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Nato a Napoli il 12 marzo 1853, Scarpetta iniziò la sua carriera teatrale all’età di quindici anni, principalmente per sostenere economicamente la sua famiglia. Grazie all’attore Andrea Natale, fu introdotto all’impresario Alfonso Ventura e scritturato nella compagnia di Antonio Petito, di cui divenne capocomico nel 1879. Il suo successo personale iniziò nel 1870 con l’interpretazione di Felice Sciosciammocca. Tra le sue opere più celebri si annoverano “Miseria e nobiltà” e “Na santarella“, con quest’ultima ottenendo un grande successo al Teatro Sannazaro nel 1889.

Con l’apertura del Teatro Salone Margherita, il primo grande varietà napoletano, le fortune di Scarpetta iniziarono a declinare. Il colpo di grazia arrivò nel 1904 con la parodia “Il figlio di Iorio”, che gli procurò non solo un insuccesso ma anche una lunga causa legale con Gabriele D’Annunzio. Oltre al teatro, Scarpetta fu anche un prolifico attore cinematografico, girando numerosi film tratti dalle sue commedie.

La vita privata di Scarpetta

Scarpetta morì nel 1925 all’età di 72 anni, lasciando nove figli, molti dei quali non riconosciuti ufficialmente. Tra i suoi figli vi furono Domenico e Vincenzo, avuti dal matrimonio con Rosa De Filippo, e Maria, nata dalla relazione con la maestra di musica Francesca Giannetti. Dalla relazione con Luisa De Filippo, nipote della moglie Rosa, nacquero i celebri Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Infine, ebbe altri tre figli, Ernesto Murolo, Eduardo De Filippo (in arte Passarelli) e Pasquale De Filippo, da una relazione con Anna De Filippo, sorellastra della moglie Rosa.

Con la sua vitalità e creatività, creò un teatro moderno napoletano e una famiglia allargata, un intreccio di talenti che si sviluppò sia sul palcoscenico che nella vita privata. Nonostante le sue controversie e i suoi scandali, la sua influenza sul teatro italiano è stata profonda e duratura.

Mario Martone, regista del film, esplora la vita e le opere di Scarpetta, cogliendo la sua essenza sia come padre naturale che artistico di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Martone rappresenta Scarpetta all’inizio del Novecento, quando il cinema iniziava a brillare e la sua maschera teatrale, Felice Sciosciammocca, era in crisi. Attraverso il punto di vista di Eduardo De Filippo, il film offre una visione unica delle complesse dinamiche familiari e artistiche che hanno caratterizzato la vita di Scarpetta.

“Qui rido io” non è solo una narrazione della vita di Eduardo Scarpetta, ma anche un’esplorazione della paternità, sia biologica che artistica. Martone riesce a rendere omaggio alla città di Napoli e alla sua tradizione teatrale, creando un’opera cinematografica ambiziosa e toccante.

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Dettagli

  • Emittente: Rai Movie
  • Regia: Mario Martone
  • Cast: Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell'Anna, Antonia Truppo, Paolo Pierobon, Eduardo Scarpetta, Lino Musella, Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato, Giovanni Mauriello, Iaia Forte, Roberto Caccioppoli, Chiara Baffi, Alessandro Manna, Lucrezia Guidone, Elena Ghiaurov, Gigio Morra
  • Aggiornato il: 20 Luglio 15:46