Julieta, il film su La5 stasera 8 luglio 2024 con Emma Suárez e Adriana Ugarte

Julieta: Il Ritorno di Pedro Almodóvar con un Racconto di Amore e Perdono stasera su La 5. Trama e cast.

“Julieta” è un film del 2016 diretto da Pedro Almodóvar, con le talentuose Adriana Ugarte e Michelle Jenner. Con una durata di 98 minuti, il film è stato distribuito in Italia da Warner Bros e prodotto in Spagna. La storia segue le vicende di Julieta, un’insegnante cinquantenne la cui vita è stata segnata da complicazioni e sofferenze. Da dodici anni, non ha più notizie della figlia, che l’ha abbandonata senza spiegazioni. Julieta decide così di scrivere una lunga lettera, raccontando tutto ciò che ha nascosto negli ultimi trent’anni, iniziando dal concepimento di sua figlia. Appuntamento su La5 stasera in tv dalle ore 21:10.

“Julieta” di Pedro Almodóvar è una storia profonda e toccante, un viaggio attraverso il dolore e il perdono, raccontato con la vivacità e l’intensità tipiche del grande regista spagnolo

Julieta esplora i temi dell’amore e del perdono, concentrandosi sul rapporto tormentato tra madre e figlia. Dopo una tragedia inaspettata, la figlia si allontana da Julieta, e questo distacco dura per dodici anni. Il film, ispirato ai racconti di Alice Munro, è stato presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ha ricevuto consensi per la profondità delle sue protagoniste, Emma Suárez e Adriana Ugarte.

Una Storia Nata sul Treno

Il film inizia con l’incontro tra Julieta, una professoressa di materie classiche, e Xoan, un pescatore, su un treno in una notte nevosa. Julieta è in fuga da un passeggero mal interpretato come molesto, mentre Xoan sta cercando di sfuggire alla triste realtà di una moglie in coma da anni. Il loro incontro è segnato dal senso di colpa, che cercano di alleviare attraverso un breve ma intenso abbraccio. Dalla loro relazione nasce Antia, una bambina che appare calma in superficie, ma è profondamente turbata da sentimenti violenti. Una tragedia inaspettata divide madre e figlia, portando Antia ad allontanarsi da Julieta senza spiegazioni. Dodici anni dopo, un incontro casuale spinge Julieta a ripercorrere la sua vita e a scrivere un diario per la figlia perduta.

“Julieta” è tratto dalla raccolta di racconti “In fuga” (2004) di Alice Munro e segna il ritorno di Pedro Almodóvar alla regia, dopo tre anni dalla commedia “Gli amanti passeggeri”. Presentato in concorso al Festival di Cannes, il film è un vero e proprio compendio del cinema di Almodóvar, un melodramma costruito come un giallo, dove il dramma della protagonista si svela gradualmente attraverso un lungo flashback che narra la sua giovinezza. Ogni dettaglio è curato con precisione, dai colori vivaci e contrastanti della scenografia, tipici del regista spagnolo, ai temi di colpa, malattia, tragedia e infedeltà che si intrecciano nella trama.

Per “Julieta”, Almodóvar ha scelto di sdoppiare la protagonista, affidando le sequenze della giovinezza ad Adriana Ugarte e quelle dell’età matura a Emma Suárez. Questa scelta si rivela convincente grazie alle interpretazioni intense e profonde delle due attrici, che rappresentano due facce della stessa medaglia, riflettendo il dualismo che permea la vita di ciascuno di noi. Accanto a loro, Daniel Grao interpreta il marito di Julieta, Inma Cuesta è l’amica Ava, e Rossy de Palma, attrice feticcio di Almodóvar, ricopre il ruolo di una governante invadente che scatena una serie di sfortunati eventi.

Un Ritorno alle Origini degli Anni ’80

La giovane Julieta, con i suoi orecchini vistosi e i capelli corti e spettinati, permette ad Almodóvar di tornare esteticamente agli anni ’80, periodo in cui ha iniziato la sua carriera cinematografica. Sebbene l’estetica del film rifletta il tipico stile del regista, i sentimenti espressi sono più contenuti rispetto al passato. La musica, a tratti invadente, è l’unico elemento che risulta eccessivo in “Julieta”. Per i fan di Almodóvar, il film potrebbe sembrare meno dirompente delle sue opere precedenti, ma la calma apparente che nasconde i drammi interiori dei protagonisti amplifica lo smarrimento di Julieta, un’esperienza in cui molti possono riconoscersi.

La trama del film ruota intorno a Julieta, una professoressa di cinquantacinque anni, che cerca di spiegare alla figlia Antia tutto ciò che ha nascosto negli ultimi trent’anni, dalla nascita di Antia. Julieta scrive la sua confessione senza sapere dove inviarla, poiché la figlia, lasciandola a diciotto anni, è diventata una perfetta sconosciuta. Dopo dodici anni di ricerca infruttuosa, Julieta spera che il suo diario possa finalmente riavvicinare madre e figlia, colmando il vuoto che le separa.