Cose nostre anticipazioni puntata stasera 30 settembre 2024 su Rai 1

Cose Nostre

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Cose Nostre racconta di due duplici omicidi di donne a San Lorenzo del Vallo, frutto di vendette trasversali legate alla criminalità locale, che hanno sconvolto la comunità in pochi anni.

Il programma “Cose Nostre“, trasmesso stasera 20 settembre su Rai 1 alle 23:35,dedica una puntata a un drammatico scenario di violenza e vendetta che ha colpito San Lorenzo del Vallo, un piccolo comune calabrese in provincia di Cosenza. Situato nella valle dell’Esaro, questo paese, tradizionalmente segnato dalla presenza della ‘ndrangheta e dal silenzio omertoso, ha visto la sua tranquillità spezzata da due efferati episodi di omicidi, che coinvolgono quattro donne, vittime di vendette trasversali.

Cose Nostre ricorda le storie di coloro che hanno avuto il coraggio di opporsi alla mafia

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Il primo duplice omicidio del 2011

Il 16 febbraio 2011, San Lorenzo del Vallo fu scosso da un tragico omicidio avvenuto in un’abitazione popolare. Due donne, Rosellina Indrieri e sua figlia Barbara De Marco, vennero uccise durante un raid notturno. Mentre la televisione trasmetteva il Festival di Sanremo, un altro figlio della famiglia, Silas De Marco, riuscì a sopravvivere, mentre il capofamiglia, Gaetano De Marco, non fu coinvolto perché dormiva in un’altra stanza. Quest’ultimo era, in realtà, l’obiettivo di una vendetta orchestrata contro di lui, in seguito all’uccisione di Domenico Presta, figlio del noto boss Franco Presta. Domenico era stato assassinato un mese prima dal fratello di Gaetano, Aldo De Marco, in una spirale di ritorsioni tra famiglie coinvolte nel crimine organizzato.

Il secondo duplice omicidio del 2016

Cinque anni dopo, il 30 ottobre 2016, un nuovo episodio di vendetta insanguinò San Lorenzo del Vallo. Questa volta, le vittime furono Edda Costabile e Maria Ida Attanasio, madre e sorella di Franco Attanasio, un imprenditore immobiliare che aveva confessato l’omicidio del suo socio Damiano Galizia, legato al clan Presta. A compiere l’omicidio fu Luigi Galizia, fratello di Damiano, che uccise le due donne in pieno giorno, nel cimitero del paese. La cattura di Luigi avvenne solo nel giugno 2024, dopo mesi di latitanza, e la sua condanna definitiva all’ergastolo segnò la chiusura giudiziaria del caso.

La mentalità criminale e l’ombra della ‘ndrangheta

Nonostante la seconda vicenda non sia direttamente legata alla mafia, essa si sviluppa comunque all’interno di un contesto culturale segnato dalla mentalità criminale della ‘ndrangheta, dove le faide e le vendette trasversali sono spesso strumenti di regolazione dei conti. San Lorenzo del Vallo, già teatro di malavita, rivive così ciclicamente l’incubo della violenza, con il paese nuovamente avvolto da un clima di paura e silenzio.

Testimonianze e racconti

Le vicende di questi tragici omicidi e delle dinamiche di vendetta che hanno coinvolto la comunità di San Lorenzo del Vallo sono raccontate nella puntata dal magistrato Vincenzo Luberto, ex procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro, dal vicequestore Giuseppe Zanfini, responsabile della Divisione Anticrimine di Cosenza, e dal giornalista Arcangelo Badolati. Questi esperti contribuiscono a far luce su un reticolo di crimini che hanno colpito profondamente la Calabria, lasciando dietro di sé un doloroso senso di impotenza e tragedia.

Dettagli

  • Emittente: Rai 1
  • Aggiornato il: 30 Settembre 09:16