Django trama, cast e curiosità sul film western di Sergio Corbucci

Django

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Django è un crudo western di vendetta ambientato in un villaggio conteso tra bande rivali, dove un solitario pistolero affronta la brutalità per compiere la sua rivalsa finale.

Il film Django, diretto nel 1966 da Sergio Corbucci, è uno dei più celebri esempi di western all’italiana. Protagonista della pellicola è Franco Nero nel ruolo di Django, affiancato da José Bódalo e altri attori iconici. La pellicola si distingue per il suo stile crudo e iperrealistico, che ha influenzato generazioni di registi, tra cui Quentin Tarantino e Takashi Miike.

Django: Un capolavoro del western all'italiana

Django: Un capolavoro del western all’italiana

Trama del film

La storia si svolge in un paese al confine tra Stati Uniti e Messico, dove due bande si contendono il controllo del territorio. Da una parte, c’è Jack Winchester, maggiore americano, dall’altra, il generale messicano Hugo Rodriguez. In questo contesto di violenza e caos, arriva Django, un misterioso pistolero che si muove con una bara e la sua amante, Norma.

La sete di vendetta di Django è rivolta contro Winchester, e nel saloon del villaggio, dove si incontrano a turno le due bande, l’uomo stermina la maggior parte degli uomini del maggiore con una mitragliatrice nascosta nella bara. Successivamente, Django cerca di stringere un accordo con Hugo, offrendo denaro in cambio di armi, ma il generale rifiuta. Django decide così di rubare l’oro e fuggire con Norma. Hugo li raggiunge, uccide la donna e punisce Django stritolandogli le mani. Django riesce a rifugiarsi da Nathaniel, il proprietario del saloon, mentre Winchester tende un agguato a Hugo e ai suoi uomini, eliminandoli.

Dopo essersi ripreso dalle ferite, Django sfida nuovamente Winchester e, nel cimitero di Tombstone, accanto alla tomba della moglie uccisa dal maggiore, riesce infine a vendicarsi, uccidendolo in un drammatico duello.

Un nuovo tipo di western

Con Django, Sergio Corbucci reinventa il western, allontanandosi dalle convenzioni del genere classico americano e dalle visioni epiche di Sergio Leone. Corbucci opta per un approccio più crudo e parossistico, con una violenza che diventa quasi fumettistica, ma sempre realistica e brutale. Questo stile ha anticipato l’opera di registi come Sam Peckinpah e ha profondamente influenzato Quentin Tarantino, che ha omaggiato il film con Django Unchained.

La banda del maggiore Winchester, caratterizzata da uomini con cappucci rossi e una croce fiammeggiante, è una chiara trasposizione cinematografica del Ku Klux Klan. Questo aspetto testimonia come il western di Corbucci sia profondamente politico e portatore di un messaggio antifascista, come sottolineato dallo stesso regista e da Quentin Tarantino nel documentario Django & Django di Luca Rea.

Un protagonista controverso e curiosità sul film

Django è un anti-eroe, un personaggio complesso e ambiguo. Spesso si comporta in modo cinico, soprattutto con la sua compagna, Norma. Descritto dal generale Hugo come un disertore, un ladro e un evaso, Django è lontano dall’essere il classico eroe senza macchia. La sua vendetta è la sola motivazione che spinge lo spettatore a parteggiare per lui, in quanto è “meno bastardo” degli altri antagonisti. Franco Nero, con la sua interpretazione sobria e intensa, dona a Django un’aria implacabile, espressa attraverso la sua figura sempre vestita di nero, con un volto sporco di fango e i suoi occhi azzurri che risaltano nei frequenti primi piani.

Corbucci introduce nel suo cinema il tema della menomazione fisica, un topos ricorrente nelle sue pellicole. In Django, il protagonista perde l’uso delle mani, simbolo della sua vulnerabilità e della sua determinazione a portare a termine la vendetta nonostante le avversità. Questo elemento si ritrova anche in altri film del regista, come Minnesota Clay o Il grande silenzio.

L’ambientazione grigia e fangosa di Django, accompagnata dalla fotografia di Enzo Barboni, contribuisce a creare un’atmosfera cupa e desolante. La colonna sonora, composta da Luis Enriquez Bacalov, è altrettanto iconica, con la voce di Rocky Roberts e i fiati che richiamano immagini apocalittiche.

Django ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Oltre a influenzare registi di fama internazionale, ha avuto collaboratori illustri dietro le quinte, come Ruggero Deodato, futuro regista di horror cruenti, che ha dichiarato di aver appreso le tecniche di regia violenta proprio lavorando con Corbucci.

Il film, sebbene spesso associato al western, è molto più di un semplice prodotto di genere. È un’opera che rompe gli schemi, anticipando tematiche politiche e sociali, e mettendo in discussione le regole stesse del mito western. Guarda il film in programmazione stasera 29 settembre 2024 su Cielo alle 21:15 e consulta anche la guida tv del giorno.

Dettagli

  • Emittente: Cielo
  • Regia: Sergio Corbucci
  • Cast: Franco Nero, José Bódalo, Loredana Nusciak, Ángel Álvarez, Gino Pernice, Rafael Albaicín, Eduardo Fajardo, Luciano Rossi, Giovanni Ivan Scratuglia, Erik Schippers, Simón Arriaga, José Canalejas
  • Aggiornato il: 29 Settembre 16:50