La dolce vita trama, cast e recensione del film di Federico Fellini

La dolce vita

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La Dolce Vita, in onda su Cine34, è un affresco della decadenza morale e spirituale della società romana degli anni '60, raccontato attraverso gli occhi di un giornalista disilluso.

La Dolce Vita, diretto da Federico Fellini e interpretato magistralmente da Marcello Mastroianni, è un film che racconta la vita di Marcello Rubini, un giornalista specializzato in cronaca scandalistica. Sebbene il suo vero sogno sia diventare scrittore, Marcello si trova immerso in una Roma mondana e caotica degli anni ’60, popolata da celebrità, intellettuali e nobili decadenti. La trama si sviluppa attraverso vari episodi che mostrano luci e ombre della capitale italiana e della società dell’epoca.

Il film inizia con un’immagine potente e simbolica: una statua di Cristo viene trasportata in elicottero verso il Vaticano, suscitando curiosità tra i romani. Questo evento introduce lo spettatore al mondo di Marcello, fatto di incontri con personaggi affascinanti come Maddalena (Anouk Aimée), con cui vive una notte di passione, ma anche di relazioni complesse come quella con la sua fidanzata Emma (Yvonne Furneaux). Quando Emma scopre il tradimento, tenta il suicidio, ingerendo delle pillole, ma viene salvata in extremis.

L’incontro con la diva hollywoodiana

Dopo la drammatica esperienza con Emma, Marcello si concentra sul lavoro e accetta di seguire per il suo giornale la celebre attrice hollywoodiana Sylvia (Anita Ekberg). Questa bionda e magnetica star lo trascina in una delle scene più iconiche del cinema: la danza nella Fontana di Trevi. Il fascino di Sylvia e l’ambientazione notturna di Roma danno vita a un momento indimenticabile che cattura l’attenzione del pubblico e fa perdere la testa al protagonista. La magia si interrompe quando Marcello viene aggredito dal fidanzato geloso di Sylvia, sotto lo sguardo implacabile dei paparazzi.

Marcello continua la sua routine di giornalista, immerso in una Roma popolata da figure singolari e circondata da eventi misteriosi, tra cui apparizioni spirituali che lo spingono a scrivere nuovi articoli sensazionalistici. Parallelamente, frequenta l’alta società capitolina, incontrando l’amico intellettuale Enrico Steiner (Alain Cuny), con cui partecipa a feste bizzarre, caratterizzate da sedute spiritiche e giochi di seduzione.

Nonostante la vita apparentemente brillante, Marcello si sente sempre più estraneo e insoddisfatto di un’esistenza che non gli appartiene. Fellini, attraverso il personaggio di Marcello, dipinge un quadro complesso e stratificato della decadenza morale e spirituale di quegli anni.

Il punto di non ritorno per il protagonista si concretizza con la tragica morte di Steiner, che si suicida dopo aver ucciso i suoi stessi figli. Questo evento segna profondamente Marcello, che sembra definitivamente smarrirsi nella superficialità della vita mondana. L’apice della sua crisi personale si raggiunge durante una festa orgiastica in una villa vicino al mare, dove, ubriaco e disperato, si trova a vivere il momento più basso della sua esistenza.

Dopo la notte di eccessi, Marcello si trova sulla spiaggia, dove assiste allo spettacolo inquietante di un mostro marino morto, simbolo della decomposizione morale e spirituale che lo circonda. Lo sguardo fisso e vuoto della creatura sembra riflettere l’anima del protagonista, prigioniero di una vita che non riesce più a comprendere. In una scena finale carica di significato, Paola, una giovane figura innocente, tenta di comunicare con Marcello, ma lui non riesce a decifrare il suo linguaggio e si allontana definitivamente, arrendendosi a un’esistenza di superficialità.

La Dolce Vita: Un Affresco della Società Romana degli Anni '60

La Dolce Vita: Un Affresco della Società Romana degli Anni ’60

Un mondo senza miti: la decadenza di una società

Fellini, con la sua inconfondibile ironia, ritrae una società in cui i grandi miti sono crollati: la donna, la nobiltà, la cultura e la religione perdono il loro valore, rivelando la vacuità e le contraddizioni dell’uomo moderno. La Dolce Vita rappresenta una critica profonda alla società contemporanea, incapace di trovare un vero senso in mezzo alla frenesia e all’apparenza.

Curiosità sul film

La Dolce Vita è stato accolto con grande entusiasmo a livello internazionale, ricevendo numerosi riconoscimenti. Tra i più prestigiosi, il film ha ottenuto la Palma d’Oro al Festival di Cannes e un David di Donatello per la miglior regia nel 1960. L’anno seguente, ha vinto tre Nastri d’Argento e, nel 1962, si è aggiudicato il Premio Oscar per i migliori costumi.

Nel corso degli anni, La Dolce Vita è stato oggetto di restauri importanti. A metà degli anni ’90, Mediaset-Cinema Forever ha supervisionato un primo restauro sotto la guida di Vincenzo Verzini, mentre nel 2010 un ulteriore restauro è stato effettuato grazie alla collaborazione di Ennio Guarneri.

Il successo commerciale del film fu straordinario: dopo soli quindici giorni di proiezione, i costi di produzione erano già stati coperti. Con quasi 14 milioni di spettatori paganti, La Dolce Vita occupa il sesto posto tra i film italiani più visti di sempre (dati del 2016). Curiosamente, Dino De Laurentiis, produttore del film, aveva inizialmente pensato a Paul Newman o Gérard Philipe per il ruolo di protagonista, con l’intento di attirare maggiormente il mercato internazionale.

La Dolce Vita è molto più di un film: è uno specchio della società degli anni ’60, un affresco della crisi morale e spirituale che Fellini racconta con maestria e ironia. La parabola di Marcello Rubini, da giornalista ambizioso a uomo smarrito, è un viaggio universale che tocca temi profondi e senza tempo, rendendo l’opera di Fellini uno dei capolavori più amati e studiati della storia del cinema. Non perderti un classico della cinematografia italiana in prima serata il 28 settembre 2024 su Cine34 alle 21:17. Consulta anche la guida tv del giorno.

Dettagli

  • Emittente: Cine34
  • Regia: Federico Fellini
  • Cast: Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée, Yvonne Furneaux, Magali Noël, Alain Cuny, Annibale Ninchi, Walter Santesso, Valeria Ciangottini, Mino Doro, Audrey McDonald, Jacques Sernas, Polidor, Lex Barker, Laura Betti, Enzo Cerusico, Adriano Celentano, Riccardo Garrone, Nadia Gray, Renée Longarini, Gianfranco Mingozzi, Enzo Doria, Giulio Paradisi, Carlo Di Maggio, Alain Dijon, Giulio Citti, Lilly Granado, Maurizio Guelfi, April Hennessy, Gloria Henry, Angela Wilson, Noel Sheldon, Angela Giavalisco, Mara Mazzanti, Maria Teresa Vianello, Teresa Tsao, Gianni Querrel, Thomas Torres, Giulio Girola, Romolo Giordani, Nina Hohenlohe, Gloria Jones, Harriet Medin, Adriana Moneta, Anna Maria Salerno, Cesarino Miceli Picardi, Francesco Lori, Ada Passeri, Desmond O'Grady, Fabrizio Capucci, Alessandro von Norman, Leonida Repaci, Anna Salvatore, Doris Pignatelli, Eugenio Ruspoli di Poggio Suasa, Franco Rossellini, Cristina Paolozzi, Elisabetta Cini, Giuliana Lojodice, Renato Mambor, Lucia Vasilicò, Oliviero Prunas, Giò Staiano, Vadim Wolkowsky, Italo Zingarelli, Aldo Vasco, Antoinette Weynen, Gino Talamo, Winie Vagliani, Loretta Pepi, Liana Orfei, Umberto Orsini, Isabella Sodani, Lucia Modigliani, Marta Melocco, Yamy Kamadeva, Else Knorr, Paola Petrini, Ida Bracci Dorati, Ignazio Balsamo, Giuseppe Addobbati, Armando Annuale, Gianni Baghino, Libero Grandi, Christine Graefeck, Andrea De Pino, Oretta Fiume
  • Aggiornato il: 28 Settembre 07:24