Blue Jasmine, in seconda serata su Rete 4 il 15 luglio 2024 il film di Woody Allen

La collaborazione tra Woody Allen e Cate Blanchett è straordinaria. Allen le consegna un copione perfetto, e Blanchett lo interpreta con una forza e vulnerabilità sorprendenti.

Di fronte al crollo della sua intera esistenza, compreso il suo matrimonio con il ricco uomo d’affari Hal (Alec Baldwin), Jasmine (Cate Blanchett), una sofisticata donna mondana di New York, decide di trasferirsi nel modesto appartamento della sorella Ginger (Sally Hawkins) a San Francisco. La sua speranza è di trovare un nuovo senso alla propria vita. Appuntamento in seconda serata su Rete 4 il 15 luglio 2024, dalle ore 00:52.

Questo film non solo mette in luce il talento comico di Allen per la tragedia, ma evidenzia anche la sua capacità di creare personaggi complessi e profondi

Un Trasferimento Difficile

Jasmine arriva a San Francisco in uno stato psicologico estremamente fragile, la sua mente è offuscata dall’uso di antidepressivi. Sebbene mantenga un’apparenza aristocratica, il suo stato emotivo è precario e instabile, tanto da renderla incapace di badare a sé stessa. Non sopporta Chili (Bobby Cannavale), il fidanzato di Ginger che considera un “perdente”, né il suo ex marito Augie (Andrew Dice Clay).

Ginger, pur riconoscendo la fragilità mentale della sorella, le suggerisce di diventare arredatrice d’interni, un lavoro che potrebbe essere adatto alle sue capacità. Nel frattempo, Jasmine accetta con riluttanza un lavoro come receptionist in uno studio dentistico, dove attira le attenzioni indesiderate del suo capo, il dottor Flicker (Michael Stuhlbarg).

Un Personaggio Complesso

Una volta, Jasmine era la reginetta mondana di Park Avenue, sposata al carismatico Hal, che la viziava e adulava. Hal era un truffatore e un fedifrago, e la fine del loro matrimonio ha portato Jasmine alla rovina finanziaria e a un esaurimento nervoso. Sola e dipendente dagli antidepressivi, si trasferisce a San Francisco per vivere con Ginger, la quale la incoraggia a essere più ambiziosa in amore, provocando la reazione del fidanzato di Ginger, Chili.

All’inizio, rassicurati dall’abituale jazz nei titoli di testa, ci aspettiamo la consueta “ronde” di incontri e riflessioni tragicomiche tipiche di Woody Allen. Ci troviamo presto sorpresi da un personaggio femminile straordinario, che rappresenta un’evoluzione delle muse di Allen come Mia Farrow e Dianne Wiest, ma con una profondità e maturità senza precedenti.

Jasmine arriva a San Francisco in prima classe, raccontando dettagli della sua vita a una sconosciuta seduta accanto a lei. Una volta giunta, continua a monologare incessantemente, senza avere altro interlocutore che sé stessa. È un personaggio tragico, incapace di adattarsi al presente, legata a un passato che continua a riaffiorare e a un’immagine di sé stessa costruita come una seconda pelle.

La crisi di Jasmine è collegata alla crisi finanziaria e all’ambiguità morale di un certo stile di vita, riflettendo lo sguardo acuto e attuale di Allen sul mondo. La regia di Allen, vibrante e sofisticata, esprime una compassione palpabile, e la Jasmine di Blanchett, che parla da sola sullo schermo, instaura un dialogo speciale con la macchina da presa. Insieme, mantengono una leggerezza che persiste fino alla fine, mentre il dramma lentamente si afferma.

Dalla guida tv del giorno potrebbe interessarti anche:

• Cosa guardare stasera | Un uomo sopra la legge su Rai 4
• Oggi in tv | Juliet su Rai 5