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In un posto bellissimo, prima serata con Isabella Ragonese su Rai 5 il 26 agosto 2024

In un posto bellissimo

In un posto bellissimo

Rai 5

Il finale appare incongruente con la caratterizzazione dei personaggi costruita fino a quel momento, e la conclusione sembra prolungarsi con chiuse ripetute che non aggiungono nulla di nuovo.

Lucia vive in una cittadina della provincia piemontese con il marito Andrea e il figlio adolescente Tommaso. La sua vita sembra scorrere in maniera pacifica e ordinaria: lavora come fiorista insieme a un’amica, ha una bella casa e si muove nel suo ambiente borghese con la stessa cautela con cui si attraversa la nebbia densa del nord. Questa apparente serenità nasconde delle crepe profonde. Lucia è per lo più inconsapevole delle distrazioni del marito, delle frequentazioni del figlio e persino dei propri desideri inespressi. Un evento traumatico del passato, mai davvero superato, continua a tormentarla, risvegliato dalla presenza in città di una donna che, pur segnata dal dolore, non è diventata cattiva, ma malinconica e solitaria. Appuntamento su Rai 5 il 26 agosto 2024, dalle ore 21:14. Consulta la guida tv di lunedì.

In un posto bellissimo

La regista Giorgia Cecere, con uno stile pesante e un ritmo lento, racconta la vita monotona e vuota di Lucia, una madre e moglie amorevole che vive silenziosamente il tormento di un tradimento. Nonostante inizialmente appaia fragile e insicura, l’incontro con il giovane Faysal porta Lucia a cambiare prospettiva, trovando la forza per trasformarsi e rivelare una parte di sé che fino ad allora era rimasta nascosta

Il Rapporto con Feysal e Angelo in una Narrazione Intimista e Delicata

Fuori dal negozio di fiori di Lucia c’è Feysal, un giovane immigrato che sopravvive con lavori precari. Tra i due si instaura un dialogo autentico, forse l’unico davvero sincero nella vita di Lucia, che è altrimenti programmata e prevedibile. Un altro personaggio significativo nella sua vita è Angelo, l’insegnante di guida. Il suo nome non è casuale: diventa una sorta di protettore nella ricerca di indipendenza di Lucia, aiutandola a prendere letteralmente e metaforicamente il volante della propria esistenza.

Il film, il secondo lavoro da regista e sceneggiatrice di Giorgia Cecere, si distingue per il suo racconto intimista dai toni delicati. La protagonista, interpretata da Isabella Ragonese, è perfetta per una storia incentrata su ciò che non viene detto, con dialoghi sfumati e una narrazione sottile. La consapevolezza di Lucia emerge lentamente, attraverso piccoli e progressivi cambiamenti. La scenografia e i dettagli ambientali contribuiscono a ricreare l’atmosfera di una provincia abbiente e perbene, soffocante e spietata verso chiunque ne metta in dubbio le regole. In questo contesto, le emozioni restano trattenute, quasi represse, e si vive in una dimensione dove “le cose non sono né belle né brutte”.

Il Contrasto con il Rapporto con Feysal

In netto contrasto con l’ambiente provinciale, il rapporto tra Lucia e Feysal è esplicito e schietto, privo di gerarchie predefinite. Cecere delinea un’immagine dell’immigrato diversa da quella solitamente rappresentata nel cinema italiano: Feysal non è né sottomesso né arrogante, ma sobrio e dignitoso. La recitazione nitida di Isabella Ragonese e Feysal Abbaoui si combina efficacemente con un cast corale, in cui spiccano Piera Degli Esposti, Paolo Sassanelli e soprattutto Alessio Boni, che interpreta Andrea, il marito di Lucia.

Nonostante la forza emotiva del film, “In un posto bellissimo” presenta alcuni punti deboli. La sottotrama riguardante il percorso di emancipazione di Lucia, sostenuta dal suo insegnante di guida, poteva essere sviluppata con più vigore, senza sovraccaricare la storia principale con il dramma del tradimento e del lutto.

Il film rappresenta la seconda collaborazione tra Giorgia Cecere e Isabella Ragonese, che avevano già lavorato insieme in “Il primo incarico”. Quando Cecere deciderà di abbandonare il rigore formale e di lasciarsi andare, la sua vocazione cinematografica potrà esprimersi pienamente, proprio come Lucia, che alla fine della sua storia riesce a prendere in mano la sua vita.

Il film di Giorgia Cecere, pur caratterizzato da uno stile personale, risulta lento, scialbo e sconclusionato, non riuscendo a coinvolgere lo spettatore. La trama, che segue la vita di Lucia e il suo rapporto in deterioramento con il marito infedele, manca di coerenza e di approfondimento psicologico. La storia si sviluppa senza una chiara direzione, rendendo confuso il cambiamento interiore della protagonista e il suo legame con lo straniero Faysal. La sceneggiatura, piena di dialoghi banali e privi di efficacia, accentua l’impressione di una narrazione priva di significato e incapace di trasmettere emozioni.

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Dettagli

  • Emittente: Rai 5
  • Regia: Giorgia Cecere
  • Cast: Isabella Ragonese, Alessio Boni, Paolo Sassanelli, Michele Griffo, Faysal Abbaoui, Tatiana Lepore, Teresa Acerbis, Piera Degli Esposti
  • Aggiornato il: 26 Agosto 07:46