Leonora addio, prima serata su Rai Movie il 4 settembre 2024
Leonora addio
Rai MovieLeonora Addio si presenta come un film complesso e profondamente evocativo, capace di coniugare la storia personale di un grande autore come Pirandello con riflessioni universali sul destino, la memoria e l'inevitabilità della morte.
“Leonora Addio” diretto da Paolo Taviani, è un film che intreccia la storia delle complesse vicissitudini delle ceneri di Luigi Pirandello con un racconto di emigrazione e violenza ambientato a Brooklyn. La pellicola si concentra sui tre funerali che lo scrittore ha avuto dopo la sua morte nel 1936, esplorando il travagliato viaggio delle sue ceneri da Roma ad Agrigento, sua terra natale. Dopo essere stato inizialmente sepolto nel cimitero del Verano a Roma, solo nel 1947 i resti di Pirandello furono trasferiti in Sicilia, grazie all’insistenza di un gruppo di studenti e al sostegno del sindaco di Agrigento. In onda su Rai Movie il 4 settembre 2024 in prima serata, alle ore 21:10. Consulta la guida tv della serata.
Il film si sviluppa su due piani narrativi. Da un lato, c’è la storia del trasferimento delle ceneri dello scrittore, che attraversa l’Italia in un percorso pieno di ostacoli. Dall’altro, viene raccontato l’ultimo racconto di Pirandello, “Il chiodo,” scritto poco prima della sua morte. Questo racconto segue le vicende di un giovane siciliano costretto a emigrare in America, dove l’isolamento e la nostalgia per la sua terra d’origine lo portano a compiere un gesto tragico.
Il Ritorno Solitario di Paolo Taviani
Dopo la morte del fratello Vittorio, Paolo Taviani continua a lavorare, mantenendo viva l’influenza del loro cinema comune. Con “Leonora Addio,” Taviani non solo rende omaggio a Luigi Pirandello, ma anche al fratello scomparso, attraverso un’opera che esplora il tema degli addii, sia personali che collettivi.
La prima parte del film, girata in un suggestivo bianco e nero, offre uno spaccato dell’Italia del dopoguerra, dove il ritorno alla normalità è visto attraverso gli occhi di un funzionario interpretato da Fabrizio Ferracane, incaricato di trasportare le ceneri di Pirandello in Sicilia. Il film utilizza immagini d’archivio e richiami al cinema neorealista per costruire un ritratto di quell’epoca, dove la Storia si intreccia con la vita quotidiana e le esperienze personali.
“Leonora Addio” è caratterizzato da un forte senso di originalità e astrazione, che si manifesta in una struttura narrativa bifronte. Mentre la prima parte del film è radicata nella realtà storica, la seconda parte si immerge nella finzione letteraria, adattando “Il chiodo” di Pirandello. Questo racconto, che esplora temi di colpa e destino, è messo in scena con una teatralità che richiama la visione pirandelliana della vita come rappresentazione.
Recensione del film
Il film si focalizza sull’assenza e sulla memoria, utilizzando le ceneri di Luigi Pirandello come metafora per esplorare temi legati alla morte e alla persistenza dei ricordi. Attraverso un uso innovativo di immagini d’archivio e un bianco e nero che confonde i confini della realtà, il film oscilla tra un documentario sulla traslazione delle ceneri di Pirandello e un adattamento della novella “Il chiodo”, ambientata in America.
Il racconto si sviluppa in un viaggio che parte dalla morte di Pirandello e segue le sue ceneri da Roma ad Agrigento, per poi trasportare lo spettatore in una diversa dimensione narrativa. Qui, un giovane immigrato siciliano compie un atto di violenza senza motivo apparente, mostrando come la storia personale si intrecci con la storia collettiva.
Taviani utilizza riferimenti al neorealismo e ad altri momenti del cinema italiano per rendere omaggio a Pirandello e alla cultura italiana. Il film, pur disordinato nella sua struttura, rimane coerente nei temi e rappresenta una riflessione sulla fine e sui nuovi inizi, con una narrazione che si adatta alle esigenze della storia che vuole raccontare.
La pellicola non si limita a un semplice omaggio allo scrittore, ma riflette anche sulla natura del cinema e della memoria, cercando di catturare l’essenza dell’esistenza attraverso una narrazione che mescola realtà e finzione. Taviani, con questa opera, dimostra come il passato continui a influenzare il presente, attraverso un dialogo tra ciò che è stato e ciò che ancora persiste nella memoria collettiva. Paolo Taviani, con il suo stile unico, crea un’opera che è al tempo stesso un tributo e una meditazione sul cinema, sulla vita e sugli addii che segnano il percorso di ogni essere umano.
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Dettagli
- Emittente: Rai Movie
- Regia: Paolo Taviani
- Cast: Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker, Claudio Bigagli
- Aggiornato il: 3 Settembre 14:13
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