Sotto le stelle di Parigi trama, cast e recensione del commovente film di Claus Drexel

Sotto le stelle di Parigi è un'emotiva fiaba urbana che racconta il legame tra una senzatetto e un bambino immigrato nella Parigi invisibile e dimenticata.

“Sotto le stelle di Parigi”, pellicola drammatica del 2020 diretta da Claus Drexel, racconta la commovente storia di Christine, una donna senzatetto interpretata da Catherine Frot. Il film segue le vicende di questa donna emarginata che vive sotto i ponti di Parigi, rifuggendo i legami familiari e sociali. Drexel, noto per il suo interesse nel rappresentare storie dal margine sociale, racconta qui la vita e le difficoltà di una clochard parigina che, nonostante l’isolamento, scoprirà una nuova possibilità di connessione e speranza.

Sotto le Stelle di Parigi è un dramma di Claus Drexel in un film sul margine sociale e umano

Trama del film

Christine, ormai distaccata dal mondo e dalla propria famiglia, si è rifugiata sotto un ponte, in una vita fatta di solitudine e ricordi di tempi ormai andati. L’incontro fortuito con Suli, un bambino di otto anni di origine africana che non parla francese e ha perso la madre, cambia improvvisamente la sua routine. Christine decide di aiutare il piccolo a ritrovare la sua mamma, un viaggio che li condurrà tra le vie di una Parigi insolita e cruda. Attraverso la notte e i vicoli della città, il rapporto tra i due si intensifica, e sarà proprio Suli a risvegliare in Christine una fiducia nel mondo e un barlume di speranza.

Il Percorso di Claus Drexel: una cisione di Parigi tra brutalità e poesia

Drexel, con alle spalle un’esperienza consolidata nel genere documentaristico, ha esordito nel 2008 con “Affaire de famille”, una commedia poliziesca, ma si è poi dedicato a ritrarre il mondo visto da angolature sociali meno esplorate. “Au Bord du Monde” del 2013, tra i suoi lavori più noti, ha seguito tre persone senza fissa dimora nella loro vita quotidiana, mentre nel 2018 Drexel ha realizzato “America”, una riflessione sulla percezione degli abitanti delle piccole città rurali americane verso le elezioni del 2016. “Sotto le stelle di Parigi” nasce proprio dalle esperienze raccolte in Au Bord du Monde, dove il regista ha conosciuto tre clochard che hanno condiviso con lui le loro storie, ispirando il racconto di Christine.

Con “Sotto le stelle di Parigi”, Drexel offre una visione della capitale francese molto diversa da quella solitamente rappresentata, svelando un lato della città brutale e spesso ignorato. La Parigi di Christine ha anche una vena poetica, che emerge soprattutto nel legame che la donna stabilisce con Suli. La coppia si muove tra le strade di una città che diventa scenario e, allo stesso tempo, silente antagonista di una fiaba urbana sui dimenticati.

Cast e personaggi

Protagonista del film è Catherine Frot, attrice affermata nel panorama cinematografico francese, nota per ruoli in commedie satiriche come “La cena dei cretini” (1998). Con la sua interpretazione intensa e coinvolgente, Frot dà vita a una Christine burbera ma capace di scoprire inaspettate risorse di tenerezza. Al suo fianco, il giovane Mahamadou Yaffa interpreta Suli, il cui sguardo innocente sul mondo è il cuore pulsante del film. Nel cast figurano anche Dominique Frot nel ruolo di una prostituta e Jean-Henri Compere in quello di Patrick, con altri attori come Richna Louvet e Farida Rahouadj.

Tematiche e recensione del film

“Sotto le stelle di Parigi” si configura come una fiaba moderna che, seppur semplice, riesce a comunicare una storia di coraggio e affetto verso chi vive ai margini della società. Drexel cerca di evitare i cliché tipici delle narrazioni urbane, ponendo al centro una clochard e un bambino immigrato, personaggi che vivono la propria umanità senza concessioni. La linearità del racconto e la presenza di soluzioni narrative quasi miracolose, però, impediscono al film di raggiungere la complessità che un tale racconto avrebbe potuto esplorare. In questo, l’opera resta una favola che non si complica oltre misura, ma forse perde qualche sfumatura di realismo e profondità.

Il film si conclude con una visione critica della città, presentata come il luogo in cui si perdono umanità e compassione. Nelle ultime sequenze, Drexel dedica il film a Christine e a tutti coloro che vivono al margine, mostrando una Parigi oltre il livello del fiume, diversa e accusata di aver dimenticato una parte della sua popolazione. Parigi, vista da chi è costretto a viverla ai bordi, diventa così il simbolo di un’umanità sempre più distante e impassibile. Drexel si spinge così oltre la semplice narrazione, invitando lo spettatore a riflettere su una realtà complessa, di cui anche una fiaba può farsi portavoce. Puoi vedere il film in onda stasera il 26 ottobre 2024 su Rai 3 alle 21:45. Guarda anche la guida tv del giorno.

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